Nonostante il rapido aumento a livello mondiale, o forse proprio per questo, dell'uso dell’EPS, alcuni, sostengono che il polistirene espanso emetta formaldeide. Riportiamo gli studi che hanno posto fine a tutte le speculazioni sui danni del SIP alla salute umana:
Questo materiale è stato inventato, molti anni fa, dalla più grande azienda chimica tedesca BASF, ed è costituito per il 98% da aria ed è ampiamente utilizzato in molti settori, compreso quello alimentare, da oltre una dozzina di anni. Durante questo periodo, nessun paese, al mondo, ha mai tentato di vietare l'uso di questo materiale più efficace, ecologico e molto conveniente. Tuttavia, per maggiore certezza, la International Structural Insulation Panel Manufacturers and Builders Association (SIPA) e la rispettata American Lumber Association (APA) hanno condotto uno speciale studio approfondito, per la presenza di formaldeide, nel SIP. Sono stati condotti numerosi test per verificare la presenza di ingredienti indesiderabili per la salute umana nei pannelli di isolamento termico strutturale e nel rapporto finale, acquistabile liberamente, si afferma in modo convincente, che non solo la formaldeide è praticamente assente in tutti i componenti SIP, ma anche qualsiasi sostanza dannosa per la salute in generale. Ciò è confermato anche dal noto documento approvato da tutti i paesi sviluppati chiamato Codice Internazionale delle Costruzioni (IRC), che posiziona il polistirene espanso come uno dei materiali isolanti più efficienti dal punto di vista energetico e rispettosi dell'ambiente.
I pannelli OSB, derivati dal legno, vengono realizzati con resine a minimo contenuto di formaldeide comparabile alle quantità presenti nel legno e gli alberi impiegati provengono esclusivamente da foreste europee gestite in modo sostenibile. L'utilizzo di pannelli SIP può essere una scelta sostenibile per la costruzione di edifici con un'impronta di carbonio ridotta. Il legno è un materiale ecologico, rinnovabile e a bassissime emissioni di CO2 e altri gas serra, rispetto agli altri materiali da costruzione, ha un bassissimo impatto ambientale, cosiddetto Carbon Footprint anche perché, le varie tipologie di legname, non solo non producono CO2 ma, anzi, sequestrano il carbonio dall'atmosfera durante la loro crescita, questo, rimane sequestrato nel legno per tutta la durata dell'edificio, contribuendo a ridurre l'impronta di carbonio complessiva.
L’utilizzo dei pannelli SIP, con conseguente minor spreco di materiale e minore necessità di riscaldamento e raffrescamento, contribuisce a ridurre il consumo di energia, l'impatto ambientale del processo di costruzione e le emissioni di CO2. Secondo uno studio del Politecnico di Milano, il consumo energetico per il riscaldamento viene ridotto fino al 70% rispetto a edifici costruiti con muratura tradizionale.
Il resto dell’edificio è riciclabile per oltre il 90% in volume e per oltre il 98% in peso. Si considera infatti che gli scarti di produzione e i materiali risultanti dalla demolizione di questi edifici possono essere interamente riciclati o trasformati in bioenergia, cosicché, il livello di sostenibilità ambientale ed economica di questo materiale risulta ancora più alto.
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